CHI: Fimleikafélag Hafnarfjörðar - Knattspyrnufélag Reykjavíkur
COSA: 7^ giornata Besta Deildin, prima divisione islandese
COME: Un bienno storico, prima gli Europei e poi i Mondiali, il Gayser Sound, Gylfi Sigurdsson al suo picco. Ricordi ormai lontano per la nazionale islandese che ha dovuto affrontare un arduo cambio generazionale. Dal campionato la nazionale ha sempre pescato poco rappresentando il primo, piccolo, trampolino di lancio per i talenti locali che, prima dell’eventuale salto nelle top leghe europee, devono prima farsi le ossa negli altri campionati scandinavi. La Besta Deildin se non altro è negli ultimi anni piuttosto combattuta: nelle ultime 5 edizioni hanno vinto 4 club diversi.
Uno di questi è il KR che dopo anni deludenti vorrebbe uscirne ma viene da un punto nelle ultime 4. Si è scommesso sul tecnico inglese Gregg Ryder, fermo da 3 anni e che aveva già allenato nell’isola ma in club di secondo piano. L’FH invece non vince il titolo dal 2016 anno in cui chiuse il suo dominio decennale. Arriva da un ko ma prima ne aveva vinte 4 di fila, in panca Heimir Gudjonsson tornato 2 anni nel suo club, quello in cui giocò per 6 anni e allenò già per un decennio vincendo 5 campionati.
DOVE: Kaplakrikavollur, Hafnarfjörður, Islanda
QUANDO: 20/05/2024
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HF (4-2-3-1) 1 S.Olafsson 22 Thordarson 23 I.Olafsson 6 Gunnarson 21 Bodvarsson 8 Margeirsson 34 Robertsson 33 Bjornsson 10 Sverrisson 7 Halldorsson 9 Hallson
KR (4-1-4-1) 12 Smit 30 Gunnarsson 7 Palmason 3 Andresson 15 Magnason 6 Hauksson 17 Rae 16 Bjarnason 14 Jonasson 11 Sigurdarsson 9 Andresson
Mister Gudmunsson lascia in panca l’esperto centrale serbo Brkovic (unico straniero della rosa), due pesanti assenze invece per l’allenatore ospite che è senza il trequartista Sigurjonsson (già 4 gol) rotto e la punta Kristjan Finnbogason (da giovane buona promessa, passato dalle giovanili del Copenhagen e qualche amichevole giocata addirittura in nazionale) squalificato.
Discreto pubblico, molte famiglie e bambini. In Islanda siamo quasi in estate.
Partita subito frizzante. Zero tatticismi.
L’occhio cade subito sul numero 11 degli ospiti, Aron Sigurdarson trequartista del ‘93 tornato in patria a febbraio dopo 10 anni di estero tra Norvegia e Danimarca con una piccola ma prestigiosa parentesi all’Union Saint Gilloise con cui viene promosso (ruolo da panchinaro) in Jupiler League. Prima partita da titolare dopo essersi allenato nei primi turni di coppa nazionale.
Nessuna delle due cerca la costruzione, i portieri lanciano lungo ma non a caso. Bello il movimento del numero Ulfur Bjornsson (interessante punta di movimento classe 2003, già titolare l’anno scorso, 7 gol) che al volo lancia la punta Halsson.
La partita va via liscia, ritmo alto e l’arbitro fischia il giusto.
Ancora Bjornsson di prima.
Il KR non sta a guardare, Sigurdarson.
Un susseguirsi di occasioni: qui è il terzino Thordarson a sfiorare il gol.
E il gol arriva su un’azione che invece non sembrava per nulla pericolosa. Il portiere Olafsson (fratello maggiore del centrale) manca il pallone e da una spallata il centrale Palmason. Rigore. Sigurdarson segna.
L’FH accusa il colpo, il KR va all’assalto. Sfonda soprattutto sulla sua sinistra, ottima l’intesa tra il terzino Gunnarsson (2005, alle prime partite da titolare tra i pro), capitan Bjarnason e Sigurdarson.
Qui è però Luke Rae (inglese del 2000 ma in Islanda da quando ha 20 anni) a cambiare fascia di competenza (era a destra) e mettere una palla perfetta per la punta Andresson. Punta classe 2005, anche lui; il KR è la squadra più giovane del torneo, 23 anni di media.
Il gol è un’azione da manuale, concludono proprio Rae e capitan Elmar Bjarnason, che insacca. Classe ‘87 tornato 3 anni fa a chiudere la carriera nel club che lo aveva lanciato in una discreta carriera europea: Norvegia, Svezia, Danimarca, Turchia, Grecia.
Ospiti dilaganti, Sigurdarson gigioneggia.
Inevitabile per l’FH cambiare all’intervallo: fuori il mediano Margeirsson, dentro Vuk Oskar Dimitrijevic classe 2001 alla terza stagione nel club. Attaccante longilineo, tecnico, ma con pochi gol all’attivo. Messo a sinistra, e viene subito cercato dai compagni con insistenza. Costringerà gli ospiti al raddoppio.
Ovviamente si sbilancia e il KR rischia di chiuderla
Arriva anche il gol per i padroni di casa, ma viene annullato per un fallo sul portiere ospite Guy Smith. Olandese, vivaio Vitesse, sull’isola dal 2020.
Valido, e anche bello, quello segnato poco dopo. Grande giocata del numero 7 Kjartan Halldorsson, fantasista del 2003 alto 165 cm. Caparbio recupera una palla ormai persa e assist per la testa di Bjornsson.
Halldorsson è on fire. Prima sfiora il pari, poi ormai spompato scarabocchia la conclusione.
KR alle corde (esce il capitano Bjarnason, dentro la punta di peso Albertsson per tenere palla), l’FH spinge ma Dimitrijevic mostra due volte tutti i suoi limiti alla conclusione.
Nel finale gli ospiti stringono i denti, l’FH mette dentro anche Arnor Gudhjonsen (classe 2000, figlio di Arnor punta della nazionale negli anni 90, e fratellastro del grande Eidur) ma non riesce a sfondare la trincea del KR.
Forse più il giusto il pari ma premiato il coraggio del KR nel primo tempo.